Family room /
Forio

L’intero intervento mira ad una piena armonia con la natura per cui ogni singola scelta progettuale è volta al risparmio e al recupero delle risorse naturali ed energetiche, adottando tecniche di architettura bioclimatica con un attento sguardo all’uso dei materiali.

Lo spazio accoglie 4 unità familiari dotate di due camere, un blocco servizi e un ingresso attrezzato; le funzioni sono caratterizzate in maniera tale da garantire ad ogni unità ventilazione, luce naturale e privacy; infatti, le  due unità poste all’estremità  si aprono direttamente sull’esterno, mentre un  filtro in legno, che segue il gioco della facciata, ne assicura l’intimità.

Invece, le funzioni centrali, sicuramente secondarie e di servizio, si aprono su uno spazio scoperto ma interno che viene separato dall’unità  prossima con un filtro decorato in legno.

L’accesso alle unità avviene sul lato della strada del parco e l’involucro di legno garantisce intimità alle camere interne, distanziate dal percorso pedonale comune ai visitatori dell’albergo, con una piccola corte aperta ed attrezzata, ma coperta, divenuta sfogo per la camera limitrofa. Questo utile spazio rende più lontana la percezione degli interni per quanti percorrano il viale comune. Infatti, volutamente la trama delle doghe è molto più fitta verso gli ingressi,  dove avviene il passaggio delle persone, mentre, man mano, che ci si avvicina al bosco, sul lato posteriore, la trama del brie soleil diventa più rada, in modo da permettere alla natura di entrare all’interno delle camere, creando una comunione spirituale e fisica tra interno ed esterno.

Le camere esterne sono quelle dedicate ai bambini mentre quelle che danno sul bosco sono le camere matrimoniali.

Questa disposizione consente di trasformare le camere dei genitori in una zona living totalmente aperta sulla natura, anche grazie ad un balconcino esterno che si affaccia a sbalzo sulla natura; vetrate a tutt’altezza si aprono interamente verso il paesaggio e la pelle, scansita dalle feritoie lignee, come un vero e proprio organismo vivente, muta a seconda delle esigenze e delle necessità: infatti, attraverso meccanismi elettrici, essa si chiude, si alza o si apre a seconda che ci si debba proteggere dal sole, dal vento, o dal freddo o si voglia garantire più privacy alla camera; questo motivo permette dunque all’uomo di avvicinarsi o allontanarsi alla natura, al suo respiro, alla sua essenza, al suo humus.

La continuità tra interno ed esterno si lascia percepire anche attraverso la sistemazione della pavimentazione interna; infatti grosse lastre levigate di granito grigio saranno adagiate ad opera incerta  a mo’ di rocce spalmate al calpestio come affioranti dal sottosuolo. Nelle vicinanze, massiccia è la presenza di banchi rocciosi che emergono dalla terra.

La volontà progettuale è quella di assicurare un soggiorno vissuto e camminato nella natura, pur sentendosi protetti dal costruito, beneficiato dalle condizioni ottimali di raggiunto benessere psicofisico che gli impianti assicureranno.

Le 4 unità saranno differenziate dall’uso di colori differenti ma soprattutto dall’uso di diverse essenze di legno, le stesse usate per la composizione della pelle esterna; arredi e pareti disegneranno la caratteristica di ogni unità che dall’essenza del legno prenderanno il loro nome.

Le essenze scelte sono essenze autoctone: castagno, rovere, cedro e pino, al fine di garantire forniture a chilometro zero. Così le murature, saranno in pietra locale e le parti intonacate con intonaci tradizionali a base di calce stagionata, tanto utile alla traspirazione degli ambienti e dei sistemi costruttivi.

L’illuminazione e la ventilazione naturale viene assicurata da due lucernai posti in controsoffitto . L’altezza inferiore di questo blocco consente di sistemare nella parte superiore le due unità di riscaldamento e raffrescamento per le camere. Un altro lucernaio viene collocato nel collegamento tra le due camere dove trova spazio un grande armadio attrezzato con due fuochi e un piccolo lavello.

I divisori sono realizzati con pannelli di cartongesso e di legno contenenti  pannelli  isolanti in sughero, e l’intera area viene controsoffittata per garantire la ventilazione e l’isolamento del tetto ed assicurare il passaggio degli impianti per l’illuminazione pensata tutta con corpi illuminanti a risparmio. L’intero sistema è collegato ad un impianto domotico che in qualsiasi momento sfrutta la sua tecnologia per il risparmio dell’energia.

Le vetrate sono dotate di doppi vetri basso emissivi con gas argon, in maniera tale da garantire un miglior isolamento termico mentre il solaio di copertura ventilato  viene interamente coperto da un tetto giardino che oltre a migliorare l’isolamento dell’intero complesso ne attutisce l’impatto con l’ambiente esterno; si potrà prevedere anche l’inserimento di pannelli fotovoltaici per la produzione del solare termico ed il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria.

Invece un unico sistema di impianto idraulico, che recupera, tratta, chiarifica e conserva le acque grigie e quelle piovane di copertura, consente di non sprecare l’acqua, al fine di utilizzare le medesime per gli sciacquoni, l’innaffiamento del verde limitrofo e l’alimentazione di alcune fontane tra cui una lama d’acqua che bagna il muro di pietra al disotto del balconcino della camera matrimoniale.

 

Progetto with Arch. Maria Iacono