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Forio d'Ischia

La tenuta Calitto, con i suoi immobili, rappresenta dal punto di vista storico, paesaggistico, architettonico e folkloristico, un emblema di rinomata importanza che da anni accompagna la produzione di vini di fama nazionale ed internazionale, prima con la famiglia Piromallo di Montebello, poi con la prestigiosa Cantina D’Ambra, ed ultimamente con le Cantine Tommasone. Infatti la posizione, l’estensione e la qualità del vigneto ne fa una delle proprietà più esclusive e ricche dell’isola D’Ischia.
Dopo anni, la proprietà ha ripreso il timone dell’azienda ed ha messo in moto una campagna di importanti opere di restauro e risanamento conservativo, di opere di straordinaria ed ordinaria manutenzione sul corpo principale della tenuta, con l’auspicio di portare in auge l’intero complesso, ormai abbandonato a se stesso, sopito nell’indifferenza di quanti passano ed anelano ad una sua rivalsa.
Per l’intera comunità foriana, la tenuta potrebbe divenire volano di importanti manifestazioni culturali e folkloristiche legate alle tradizioni della terra e dei costumi locali ma anche sede di esclusivi eventi privati. Il cespite principale che accoglie una Chiesina ancora consacrata, delle Sali polivalenti da destinare a sala mostre oppure a sala conferenze, un centro benessere, delle camere suite private, dei locali servizio e deposito, locali cantine, locali tecnologici, si staglia, nel paesaggio agreste della frazione di Panza del Comune di Forio, con il suo caratteristico rosso pompeiano, definendo una particolare contesto che mischia, allo stesso tempo, un sapore signorile e contadino insieme.
La tenuta, principalmente coltivata a vite, presenta anche un frutteto, un agrumeto, olivi secolari, un orto di colture biologiche ed un campo di essenze aromatiche ed ospita anche ricoveri per piccoli animali da fattoria.
I lavori, allo stato attuale, hanno interessato solo i piani signorili, e la Chiesetta privata, che ancora consacrata, arricchisce di notevole fascino il complesso. Infatti è la sua suggestiva presenza che potrebbe aprire il sipario ad un ventaglio di manifestazioni, altrove prive delle stesse combinazioni.
L’investimento, in termini economici e di impiego di maestranze specializzate e sensibili ai vari aspetti dell’operazione di restauro conservativo, ha permesso, nel corso di questi ultimi anni, la rinascita in senso culturale dell’intera comunità foriana, arricchita di una nuova realtà, prima abbandonata. Dotata delle ultime e migliori attrezzature, in fatto di domotica e tecnologia, la struttura presenta 4 suite, già arredate, con sobrio ed elegante gusto, con mobilia certificata FSC; i servizi rivestiti con importanti maioliche, presentano elementi ed accessori di design. I pavimenti in cotto artigianale dal grande formato, le grandi porte restaurate e tinte in un bianco candido, le travi di legno a vista, le maioliche recuperate, gli intonaci a base di calce e le pietre naturali dell’Etna per bancali e soglie conferiscono agli ambienti un calore dal tipico sapore mediterraneo. L’illuminazione, moderna e di design proietta gli spazi, attraverso un sapiente gioco di luci, in ambientazioni particolari e mutevoli che ben si adattano ai diversi episodi da ospitare. La spa, caratterizzata da pavimenti in resina, arredi in rovere, luci RGB ed attrezzature d’avanguardia, può offrire un servizio di qualità e benessere di livello alto. Nello specifico si potrà usufruire di una sauna, un bagno turco, docce emozionali con nebbia calda e fredda e cascata di ghiaccio, vasca idromassaggio, una sala relax con parete di sale tibetano, e diverse camere dedicate a tipologie di massaggi differenziati: shiatsu, ayurveda, massaggio ad acqua ed altro. In più un’intera area è destinata al benessere di coppia.

 

© Photo:
Petra Brown
Riccardo Sepe Visconti
Sossio Capasso